Metà febbraio, inizio della potatura delle viti

In questo mese di febbraio, perché potare le viti?

Le nostre piante di vite hanno bisogno di tempo per far scendere la linfa nel ceppo. Chiamiamo questa fase "stoccaggio" che inizia in ottobre fino a dicembre. Permette alla vite di accumulare l'energia di cui avrà bisogno per il suo prossimo ciclo.

Ogni inverno, da metà febbraio, iniziamo a potare le nostre viti. Questo importante passaggio permette di definire il carico e la diffusione della vegetazione per la prossima stagione. Permette inoltre una buona fruttificazione delle uve raccolte a mano. Una potatura ragionata delle viti aiuta a ottenere le condizioni sanitarie indispensabili per una vendemmia di qualità.

La potatura regola la produzione e migliora la qualità delle uve concentrando gli zuccheri su un numero ridotto di grappoli. Questa gestione sostenibile del vigneto permette di prolungare la vita delle nostre piantagioni.

Come potiamo le nostre viti?

Per cominciare selezioniamo i tralci principali da tenere, è su questi tralci che cresceranno i tralci che sosterranno l'uva futura. Generalmente solo le gemme dei boschi dell'anno precedente sono in grado di dare frutti. Li selezioniamo con la massima cura.

Esistono diversi metodi di potatura, ad esempio: potatura a calice, potatura a Guyot, potatura a cordone di Royat, potatura a traliccio, ecc.

Tuttavia, per quanto riguarda lo champagne, i regolamenti sono molto severi e consentono solo 4 tipi di formati:

• Guyot
• Chablis
• Cordone di Royat

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Febbraio, occasione anche per preparare le nostre bottiglie

Ci prendiamo anche il nostro tempo in cantina, in particolare per effettuare la sboccatura delle bottiglie che verranno commercializzate nel corso dell'anno. Infatti, affinché il matrimonio tra vino e liquore sia armonioso, è necessario compiere questo passaggio almeno 4 mesi prima di consumare lo Champagne.

La nostra selezione di bottiglie